Il Centro Socio Educativo “G. Palmieri” a Campobasso, è un centro nato per dare una risposta chiara ad una necessità evidente per gli utenti ed i loro familiari, ovvero un punto di riferimento per chi vive problematiche legate a ritardi mentali che, sotto il punto di vista epidemiologico, sono patologie rilevanti. La struttura si configura come unità di accoglienza aperta alla Comunità dell’ambito di Campobasso, con forte valenza sociale, che agisce in favore di persone con disabilità psico-fisiche medio-gravi, con lo scopo del raggiungimento dell’autonomia personale, il potenziamento del bagaglio di abilità e la facilitazione di relazioni interpersonali che favoriscano l’interazione, altrimenti difficile.

La proposta del laboratorio espressivo presso il Centro Socio-Educativo “Palmieri” consente ai ragazzi di avere uno spazio protetto all’interno del quale esprimere liberamente la propria personalità in modo creativo, attraverso l’uso della pittura.

I ragazzi trovano nell’attività pittorica il mezzo ideale per ripristinare un sano rapporto con la realtà e con gli altri, per ritrovare la propria identità ed autonomia attraverso il gesto libero e creatore.

Inoltre, attraverso la pittura, sono motivati a risvegliare il loro interesse per il “fare”, creando, “sporcandosi le mani” e stimolando l’iniziativa e la creatività.

Alla base c’è l’idea di riappropriarsi dell’autostima e fiducia in sé, non manifestando giudizi o preferenze nei confronti dei lavori altrui.

Gli obiettivi proposti sono quindi:

  • Potenziamento delle abilità individuali
  • Miglioramento dell’autonomia
  • Raggiungimento di una personale capacità creativa
  • Maggior fiducia in sé stessi con recupero dell’autostima
  • Capacità di porsi nelle relazioni in modo più adeguato. 

Il laboratorio è creato in una stanza le cui pareti sono ricoperte di compensato e dove gli utenti hanno a disposizione colori a tempera, fogli e pennelli.

Le pareti rivestite consentono, infatti, di esprimersi in maniera libera senza la limitatezza che può dare il singolo foglio. L’utente sceglie se dipingere sul foglio o sulla parete, la posizione in cui mettere il foglio, il colore che preferisce utilizzare, ma soprattutto, in piena libertà, il soggetto del suo operato.

All’interno di tale spazio il ruolo dell’operatore è quello del “servitore” con  compiti che vanno dall’apporre i fogli al muro, alla pulizia dei pennelli e all’aggiungere il colore nelle vaschette.

Il lavoro creativo e la possibilità di canalizzare l’esperienza con il gioco, danno modo di costruire un ponte reale tra interno ed esterno, tra consapevole ed inconsapevole.